Con l’avvicinarsi dell’autunno è importante parlare di trasmittanza termica, specie in un periodo storico dove i rincari energetici sono, purtroppo, sotto gli occhi di tutti.
In questo articolo cercheremo di spiegare in modo semplice di cosa si tratta, come calcolarla facendo una rapida stima e scopriremo perché è così importante per risparmiare sui costi del riscaldamento.
Cos’è la trasmittanza termica
La trasmittanza termica si esprime mediante il coefficiente U e sta ad indicare il flusso di calore medio che passa, per metro quadrato di superficie, attraverso una struttura che delimita un ambiente caldo da un ambiente freddo. Più il coefficiente U è basso, più saremo in grado di preservare la temperatura interna da costose dispersioni.
L’unità di misura della trasmittanza termica è il W/m² K, ovvero watt di energia che vengono dispersi attraverso un metro quadrato di superficie per una differenza di temperatura di un grado Kelvin.
Una volta che si hanno a disposizione questi dati, potremo migliorare l’efficienza energetica dei nostri infissi, che resta la prima difesa verso i rincari, ma anche verso l’inquinamento atmosferico e lo spreco di risorse naturali.
Come calcolare la trasmittanza termica in modo facile
Per calcolare la trasmittanza termica in modo preciso esistono formule e tabelle, regolate dalla normativa UNI EN 14351-1, per chi volesse approfondire.
Il metodo che vedremo oggi invece, ci permetterà di stimare la dispersione dei nostri infissi in modo semplice. La maggior parte dei serramenti in Italia sono costituiti da telaio in metallo intero/non isolato oppure in legno con vetri singoli (3 mm /4 mm/ 6 mm). Dunque, per una stima dei valori di trasmittanza dei componenti, si devono considerare sia i telai che i vetri (fonte: UNI EN ISO 10077-1/Appendice F)
Stima valore telai
Telai metallici interi/non isolati: U= 7,0
Telai alluminio a taglio termico U compreso tra 2,2 e 3,8
Telai in legno/PVC: U = 2,0
Stima valore vetri
Vetro singolo: U = 5,8
Vetrocamera: U = 2,8
Quindi, quali sono gli infissi con minore trasmittanza termica?
Come abbiamo detto in precedenza, minore è il coefficiente U, minore sarà anche la dispersione di calore, quindi maggiore sarà l’efficienza energetica.
Secondo queste stime, gli infissi che isolano meglio sono quelli in PVC (o in legno) dotati di vetrocamera. Ovviamente, maggiore è lo spessore del telaio (e del vetro), migliore sarà l’isolamento.
Infissi in legno vs PVC
Bisogna considerare il fatto che gli infissi in legno, oltre ad avere un costo necessariamente maggiore di quelli in PVC, subiscono costantemente assestamenti in base alla temperatura e all’umidità dell’ambiente, quindi potrebbero non sigillare sempre in modo perfetto. Il legno richiede inoltre una manutenzione regolare e impegnativa specifica in base al tipo di clima in cui ci troviamo (freddo, caldo, umido o salmastro), pena il logoramento precoce degli infissi.
Il PVC ha come vantaggio una manutenzione quasi nulla, fatta eccezione per le regolari operazioni di pulizia, una resistenza notevole alle intemperie e agli urti ed un costo contenuto.
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